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CORNUTO INCONSAPEVOLE 2


di benves
12.04.2016    |    30.856    |    2 8.0
"Io avrei cercato di sedurlo quella sera stessa, sperando che, poi cedesse alle mie lusinghe..."
Dopo l'esperienza con Gianni (leggasi il mio racconto “Cornuto Inconsapevole”) i sensi di colpa mi attanagliavano.
La notte non riuscivo a dormire.
Mi marito Giulio se ne rese conto, si colpevolizzava, non potendo soddisfare i miei desideri sessuali a causa della sua malattia, ma non sapeva che invece era la mia di coscienza a sentirsi in colpa.
Finché una notte, parlando nel sonno, dissi il nome di Gianni (la persona con cui l'avevo tradito) ed a quanto pare parlai del nostro incontro.
Il mattino seguente, Giulio pretese delle spiegazioni.
Piangendo riuscii a spiegargli l'accaduto temendo il peggio.
Lui invece si dimostrò estremamente comprensivo, capiva la mia situazione ed anzi, approvava il mio comportamento, poiché era consapevole che ancora potessi avere desideri sessuali.
Accondiscese al fatto che saltuariamente io potessi assopire i miei bollori all'unica condizione di essere presente.
Io lo abbracciai rassicurandolo che d'ora in avanti avremmo scelto il partner, che sarebbe stato solo occasionalmente, mai la stessa persona più volte e soprattutto, che lui sarebbe stato sempre presente.
La mia femminilità ne uscì stuzzicata, ed iniziai la ricerca del mio prossimo “tromba amico”.
Il mio desiderio mi portava a cercare un ragazzo più giovane, max 25 anni, e possibilmente non sposato, di carnagione chiara ed esile di corporatura.
Lo dissi a Gianni ed anche lui mi aiutò nella ricerca.
Non sarebbe stato facile spiegare al prescelto che sarebbe stato solo un incontro occasionale e soprattutto che non volevamo risvolti sentimentali.
Dopo 2 mesi di ricerche, quando stavamo per arrenderci, a casa di mia sorella, incontrammo mia nipote 20enne con un gruppo di amici; tra loro c'era Mirko.
Mirko era uno studente di economia, esile con gli occhiali e bianchissimo di carnagione, il classico secchione.
Parlando con mia nipote venni a scoprire che se lo portavano dietro perché li aiutava a studiare ma, era timidissimo, stava sempre in disparte e, girava voce che fosse anche vergine.
Certo la sua fisicità e la mancanza di intraprendenza non l'aiutava ad avere una ragazza ma, non era sgradevole e soprattutto...si lavava (lo sentivamo dal suo buonissimo odore che aveva sempre).
Mirko sarebbe stato la mia vittima sacrificale era deciso.
Con la scusa di avere lezioni di economia per un concorso pubblico cui volevo partecipare, riuscii ad avere il suo numero di telefono. Ora arrivava il difficile, il convincere il ragazzo.
Parlando con mio marito decidemmo che sarebbe stato inutile contattarlo per spiegargli la cosa e sperare che accettasse, l'unica soluzione era quella appunto di parlargli del concorso, chiedergli un incontro a cena a casa nostra e poi ...io avrei cercato di sedurlo quella sera stessa, sperando che, poi cedesse alle mie lusinghe.
Telefonai a Mirko spiegandogli la cosa, lui accetto e fissammo l'incontro a cena.
Mandammo i nostri figli a dormire a casa di amici in modo da avere campo libero.
Con mio marito parlammo a lungo dell'ipotesi fatta da mia nipote sul fatto che Mirko potesse essere “inesperto”; francamente l'idea mi stuzzicava ma non volevo contarci troppo, la possibilità era remota (ormai alla sua età almeno una avventura l'hanno avuta tutti) ma, francamente se fosse capitato la cosa mi avrebbe esaltato ulteriormente.
Inutile dire che i gironi prima ero eccitata come una studentessa al suo ballo scolastico mentre mio marito era tesissimo; cercai di rassicurarlo ricordandogli che sarebbe stato presente se ci fosse stata la necessità di intervenire.
La sera prima mi curai particolarmente, depilandomi tutta e cospargendo il mio corpo di una crema emoliente. Niente smalto su mani e piedi per non apparire troppo volgare e per non intimidirlo ulteriormente.
Avevo scelto per l'occasione un abito a tubino nero, con ballerine per cercare di ringiovanirmi.
Per la cena avevamo scelto un menù a base di pesce (mio marito è bravissimo a cucinare il pesce) che è leggero.
Il vino bianco faceva da contorno alla cena, agevola soprattutto i dopo cena ed abbassa la timidezza.
Mirko stava per entrare nella tana del lupo !!!
Si presenta puntualissimo, mio marito va ad aprire la porta in modo da avere il primo impatto.
E' in splendida forma, molto informale, jeans e camicia bianca con le maniche arrotolate.
Ha una bottiglia di Berlucchi in mano (ottima scelta).
Mio marito fa gli onori di casa, io mi presento dopo poco.
Non capisco che impressione gli faccio, mi squadra dal basso verso l'alto e riesce a malapena a salutarmi, balbettando qualche complimento.
Faccio finta di capire e sorrido. Osservo all'altezza dell'inguine e noto subito qualcosa che si sta gonfiando. E' un buon inizio penso.
Ci accomodiamo sul divano mentre mio marito finisce di preparare la cena; lo intrattengo parlando del mio interesse verso l'economia a causa di quel concorso.
Noto che il suo interesse è ben altro, mi osserva l'abito all'altezza del seno (non grande) ma che viene evidenziato a dovere, poi cerca di guardarmi tra le cosce che io apro leggermente per permettere di vedere le mie candide mutandine bianche messe ad hoc.
Visto l'abito non avevo messo il reggiseno, la mia eccitazione sta salendo ed i capezzoli pare che facciano in modo da farlo rendere conto a Mirko, tant'è che mi domanda se avessi freddo.
Lo sto mandando su di giri e me ne rendo conto, durante la cena non mi toglie gli occhi di dosso.
Con mio marito (libero professionista) parlano seriamente di economia, io mi annoio ma mentalmente fantastico sul dopocena e come far cedere il ragazzo.
Sia io che mio marito cerchiamo di far bere il ragazzo, il bicchiere non resta mai vuoto ed ogni scusa è buona per proporre un brindisi.
Alla fine della cena, sul campo di battaglia restano 5 bottiglie vuote di ottimo “bianco” ma non è finita.
Ci accomodiamo in salotto ed apriamo il Berlucchi, ed anche lì i brindisi si sprecano.
Per finire mio marito propone di assaggiare del limoncino fatto da un collega, inutile dire che la bottiglia viene finita in breve tempo.
Ecco ora è il momento dell'attacco.
Con la scusa di sparecchiare mio marito ci lascia soli.
Io mi accomodo davanti a lui ed inizio a spiegare del corso di economia che vorrei fare, cercando di mettere in mostra bel altro.
Mirko pian piano reagisce alle mie lusinghe, il suo pacco si gonfia.
Me ne accorgo e mi avvicino con il volto al suo.
Ti sei fatto male (toccandogli il pacco dai jeans) è tutto gonfio qui !
La mia bocca è a pochi centimetri dalla sua, esita un attimo e poi ...mi bacia !
E' inesperto, la sua lingua esita ad entrare in contatto con la mia, ho capito devo fare tutto io !
La mia lingua si intreccia con la sua, il respiro aumenta, non voglio forzare ma ho voglia di Lui.
Con la mano saggio il suo pacco, tiro giù la zip dei jeans e lo massaggio dall'esterno.
Anche le sue mani si fanno audaci, da prima toccano i capezzoli da sopra il vestito poi, la mano si sposta sulle mie cosce, addentrandosi fino a toccare il tessuto già umido delle mie mutandine.
Non ci accorgiamo che nel frattempo mio marito è tornato e si sta godendo lo spettacolo sorseggiando un cognac.
Quando Mirko se ne rende conto cerca di ricomporsi arrossendo.
“tranquillo è tutto ok, divertitevi pure, io resterò qui ad osservarvi” dice con voce pacata mio marito.
Mirko mi guarda con aria interrogativa.
Io carezzo la sua folta chioma per rassicurarlo e ricomincio a baciarlo.
La sua mano torna tra le mie cosce, con il dito medio percorre la lunghezza della mia fessura procurandomi piacere.
Devo agire ! Sgancio i sui jeans e lui agevola l'opera, alzandosi e togliendoseli.
E' in piedi davanti a me con i boxer gonfi di desiderio.
Afferro i lembi e lascio cadere ai suoi piedi l'indumento.
Di scatto il suo sesso di buone dimensioni si posiziona davanti al mio viso.
Lo guardo negli occhi poi, dapprima stuzzico la purpurea cappella con la lingua e poi, lentamente la faccio sparire nella mia bocca.
Gli occhi di Mirko sono chiusi mentre io inizio il pompino.
Si vede che è inesperto, temo che venga troppo presto e per questo cerco di alternare i movimenti, creando eccitazione ma non sufficiente ad essere inondata.
Mette la mano sulla mia testa accompagnando i miei movimenti.
Quanto temo invece si avvera, un sussulto e ...scarica il suo sperma nella mia bocca !
Scusa scusa non volevo, riesce solo a dire arrossendo fino a quasi il punto di piangere.
Mentre deglutisco lo guardo con aria rassicurante, “tranquillo alla tua età si recupera velocemente” riesco a dire ma, in cuor mio invece sono arrabbiata !
Sai, mi dice, era la prima volta che mi facevano un pompino, io sono ancora....e non finisce la frase.
Sei ancora vergine - gli domando?
Si, non ho mai avuto l'opportunità.
Non temere, dopo stasera non lo sarai più – lo tranquillizzo.
Faccio calare il vestito ai miei piedi.
Il mio seno subito emerge ed attira la sua attenzione.
Le sue mani timide, vorrebbero toccarmi, si avvicinano rispettose, io mi sporgo in avanti agevolando il contatto.
Da prima massaggia i seni come si impasta il pane poi, prende confidenza ed infine si concentra sui capezzoli.
Spontaneamente avvicina la bocca ai capezzoli iniziando a suggere come un neonato.
Mi strappa un gemito di piacere e questo lo incoraggia.
Con la mano va a cercare nuovamente le mie mutandine ma, facendosi coraggioso, sposta il lembo di stoffa andando a cercare la mia fichetta depilata per l'occasione.
Timidamente la tocca, e pian piano prendendo sempre più coraggio con il polpastrello trova l'ingresso del mio paradiso.
Inoltra il polpastrello all'interno, io socchiudo gli occhi e lo incoraggio ad andare oltre.
Lentamente impara a masturbarmi, è un bravissimo allievo.
Di lì a poco ho un sussulto, riesco a venire con poco. Il suo dito si bagna dei miei umori.
Ora basta penso ! Ora voglio divertirmi sul serio !
Lo faccio sedere per bene sul divano, il suo membro ormai pronto all'uso si erge come un totem.
Lo guardo dritto negli occhi mentre mi metto a cavalcioni su di lui.
Con la mano afferro il suo cazzo posizionandolo sulla mia fichetta umida a dovere.
“benvenuto nel mondo dei grandi” gli dico mentre mi abbasso su di lui facendolo penetrare in me.
Le sue dimensioni mi provocano brividi fantastici.
L'idea di sverginare uno studentello universitario mi fa sentire porca.
Mi fermo un attimo per farlo abituare poi, piano piano inizio a cavalcarlo.
La posizione fa sì che sia io a dirigere il gioco, a direzionare il suo membro verso le pareti del mio utero per darmi maggior piacere.
Non voglio esagerare, non voglio che questa volta venga subito quindi faccio un approccio soft.
Le sue mani giocano con i miei seni amplificandone il piacere.
Vengo ancora un paio di volte in quella posizione. Mi sto letteralmente sciogliendo dal piacere.
Mio marito sulla poltrona osserva tutto.
Cambio posizione, ora sono io a distendermi sul divano, spalancando le cosce mi offro a lui.
Goffamente si posiziona su di me, punta la sua asta e...è nuovamente in me.
Inizia a stantuffarmi con foga, lo calmo spiegandogli come dare piacere ad una donna ma, è troppo eccitato.
Riesco ancora a venire, vedere quel corpo giovane su di me carico di desiderio mi fa sentire Donna !
Decido quindi di cambiare nuovamente posizione.
Mi pongo a pecorina con le mani appoggiate sul divano, invitandolo a penetrarmi in quella posizione.
Non so se volontariamente o meno, invece che puntare la cappella sulla mia fica, prova a sfondarmi il culetto.
Indietreggio ! Lo fermo subito !
Sornione chiede scusa, cambiando pertugio.
una cosa alla volta – gli dico.
Quella posizione è gradita ad entrambi, lui riesce meglio a controllare il suo impeto ed io mi sento appagata.
I colpi mi sconquassano tutta, perdo la dimensione del tempo.
Quella posizione mi manda in estasi, riesco nuovamente a venire.
Sono sfinita ed appagata ma non voglio porre fine a quell'idillio.
In un attimo di lucidità mi rendo conto che Mirko non ha indossato il preservativo.
Troppo tardi, ancora qualche colpo e...una serie di sussulti… Mirko mi inonda la fica del suo seme !
Mi giro di scatto terrorizzata, guardo mio marito !
Lui mi rassicura, sarà ciò che il destino vorrà !
Mirko esausto si adagia sul divano, ancora non si rende conto che potenzialmente mi ha ingravidato.
Quando riesce ad avere un barlume di lucidità si scusa con me e mio marito.
Costernato, si riveste, in silenzio, con lo sguardo ci saluta e si congeda da noi.
Abbraccio mio marito, il quale mi tranquillizza e mi consola.
La prossima volta staremo più attenti riesce a dirmi.
Ciò mi fa sperare di poter ancora godere con partners occasionali.
La notte rivivo quei momenti, al piacere che ho provato. Ho sverginato uno studentello !!!
Da domani inizierà una nuova ricerca con nuove esperienze in programma.
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